Ho approfittato delle ultime vacanze di Natale, oltre che per rilassarmi e ricaricare le batterie, anche per dare finalmente un'occhiata alla programmazione di Sky Arte e recuperare alcune perle che mi ero persa.
Ho, così, scoperto "Sonic Highways", piacevolissima sorpresa in otto puntate che mi ha conquistata ed accompagnata durante tutto il periodo delle feste.
Di cosa si tratta? "Sonic Highways" è un documentario in otto puntate che segue la lavorazione dell'omonimo album musicale della band statunitense dei Foo Fighters. Fin qui, niente di così innovativo, sono moltissime le band che scelgono di documentare le registrazioni dei nuovi album. Ma Dave Grohl e compagni ordinari non lo sono stati mai ed il loro progetto è molto più di una semplice cronaca della lavorazione e qui sta tutta la sua forza.
"Sonic Highways", l'album, è costituito da otto canzoni inedite e l'intero album è stato registrato in altrettanti, differenti studi di registrazione sparsi per gli Stati Uniti. Ognuna delle canzoni è intimamente legata all'atmosfera e alle esperienze che hanno accompagnato la sua realizzazione e presenta caratteristiche proprie e ben distinte dalle altre. Le città prescelte dalla band sono state, nell'ordine, Chicago, Washington, Nashville, Austin, Los Angeles, New Orleans, Seattle e New York.
E' così, quindi, che il documentario diventa, di fatto, un on the road attraverso la storia musicale americana ed una dichiarazione d'amore alla musica stessa. Ogni puntata, infatti, mostra la realizzazione di una delle canzoni dell'album ed il soggiorno nella relativa città: è l'occasione per esplorare le radici musicali del posto e per lunghe interviste ai protagonisti che hanno vissuto sulla loro pelle la storia della musica nella città in questione.
Il progetto è meno banale di quanto sembri e, anzi, permette di conoscere una faccia inaspettata del continente americano e di scoprire una varietà musicale incredibile. Ognuna delle città prescelte è stata, nel tempo, fondamentale per la musica statunitense e Grohl, non senza un po' di emozione, ci accompagna alla scoperta dei luoghi nascosti e dei segreti dimenticati di una Storia di cui si parla troppo poco ma resta fondamentale per un paese dalla forte identità anche nel settore artistico.
Per questioni di gusto personale, le puntate che mi hanno più emozionata sono state quelle dedicate a Chicago e, soprattutto, a New Orleans ma ogni città è stata una vera scoperta e mi ha incuriosita e portata a cercare di conoscere qualcosa in più riguardo questo mondo inaspettato.
Oltre all'idea originale, mi è piaciuta molto anche la resa: l'intero documentario si snoda come una sorta di diario del percorso della band e le interviste non hanno nulla di "istituzionale" ma conservano il sapore di chiacchierate libere tra amici che hanno in comune lo sconfinato amore per la musica. Ho apprezzato molto anche la fotografia ed il tratto registico, che mi hanno fatto scoprire un aspetto inedito di Dave Grohl, poliedrico frontman dei Foo Fighters.
Ogni puntata si chiude, infine, con il videoclip della canzone oggetto dell'episodio, permettendo, così, di riconoscere immediatamente le influenze che il luogo ha avuto sul singolo stesso.
Insomma, se non l'avete visto, il mio consiglio è di recuperare "Sonic Highways" e gustarvelo: lo guarderete tutto d'un fiato.
Alimentata a caffè, scrivo cose su Nerdando.com e diffondo l'arte della scherma nel circolo Teate Scherma Chieti. "Mi piace il cinema, e parecchio", amo la natura solitaria e non dico mai no a un buon bicchiere di vino. Il mio cervello viaggia in continuazione e in questo spazio racconto le mie passioni e il mio mondo.
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martedì 27 gennaio 2015
Sonic Highways - appassionante viaggio nella musica americana
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Bellissimo articolo
RispondiEliminaGrazie! :)
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