lunedì 13 ottobre 2014

Nella Verde Irlanda: Esperienza nella terra dei folletti - vol. 6 La Cliff Walk


Cliff Walk
Dopo aver parlato di Dublino e delle sue inaspettate attrattive nerd e dopo la parentesi culturale nella Valle del Boyne, ci avviamo alla fine del nostro viaggio.
Siamo, infatti, arrivati al nostro terzultimo giorno nell'isola di smeraldo e abbiamo deciso di trascorrerlo interamente nella natura, percorrendo la panoramicissima Cliff Walk.
Con l'occasione, abbiamo approfittato per visitare anche le due cittadine collegate dalla passeggiata lungo la scogliera: la “vip” Bray, scelta come residenza da molti personaggi famosi irlandesi (Bono e Sinead O'Connor, per citarne due) ed il piccolo villaggio di Greystones.
Il nostro tour è iniziato ancora una volta dalla DART ma, stavolta, invece di scendere alla nostra ormai consueta fermata presso il Trinity College, abbiamo proseguito fino al capolinea, ovvero la stazione di Bray.
Raggiungere la nostra meta in treno, spingendoci oltre rispetto a quanto avevamo fatto fino ad allora, ci ha permesso di apprezzare Dublino ed i suoi dintorni sotto un'altra prospettiva e di ammirare, seppure velocemente e dall'esterno, alcune attrattive rimaste fuori dal nostro vagare, come l'imponente Aviva Stadium.
Aviva Stadium
Vista della Bray Head

I binari della DART seguono l'andamento della costa, per cui ci era possibile vedere già dal treno il mare e scorgere, nonostante la fitta nebbia di quella mattina, la Bray Head, la montagna che separa le due cittadine ed ospita la Cliff Walk.

Appena scesi dal treno, ci siamo subito resi conto perché Bray sia così apprezzata: splendide casette in stile vittoriano dalle porte coloratissime ed un lungomare graziosissimo e dal sapore un po' retrò.
il lungomare

uno dei chioschi

le case vittoriane
















Un po' per l'ora mattutina, un po' forse per il clima non troppo invitante, costeggiando la spiaggia si respirava una sensazione di calma e pace invidiabile. E' stato sorprendente scoprire, più tardi, sulla strada del ritorno, che lo stesso luogo poteva essere festoso ed affollato.
Percorrendo per intero il lungomare si raggiunge la Bray Head. Dopo una breve salita asfaltata, ha inizio la Cliff Walk vera e propria: 6 km di sentieri sterrati, scavati dal passo di intere generazioni, a ridosso della scogliera e nella natura incontaminata.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, il percorso è molto frequentato. Abbiamo, infatti, incontrato moltissime persone lungo il tragitto, dai bambini ai più anziani. Alcuni facevano trekking, altri jogging, alcuni erano turisti e c'erano anche persone che utilizzavano il passaggio in alternativa alla DART, per spostarsi da Bray a Greystones e viceversa.
La Cliff Walk, ci siamo resi conto dopo pochi metri, è un'esperienza emozionante, che consiglio a chiunque si trovi nella zona di Dublino.
Rappresenta in pieno quello che era, prima della partenza, il mio immaginario riguardo all'Irlanda: scogliere, vegetazione rigogliosa, silenzio, mare a perdita d'occhio. La definirei una passeggiata in qualche modo catartica, dalla quale si esce rigenerati nello spirito e nel corpo.
Il percorso è, in alcuni tratti, impegnativo e piuttosto lungo (soprattutto se, come noi, vi fermerete spesso ad ammirare il paesaggio e scattare fotografie o se approfitterete della possibilità di abbandonare per un attimo il sentiero per sedervi sulla scogliera a guardare il mare o per scendere in una delle calette scavate tra le rocce), ma vi assicuro che ne vale davvero la pena!
La varietà della vegetazione e del paesaggio è vastissima, le uniche costanti sono il mare e la ferrovia, che potrete sempre ammirare sotto di voi. Giunti ad una certa altezza (il percorso, infatti, si inerpica su per il fianco della montagna), avrete anche un'ottima visuale delle due cittadine e dei loro porti e, lungo la strada, di tanto in tanto potrete ammirare anche i ruderi di antiche costruzioni ormai abbandonate.
Personalmente, complice, forse, il miglioramento del tempo, non avrei mai lasciato quell'oasi di pace!

La Cliff Walk termina proprio al porto di Greystones e, una volta arrivati, abbiamo deciso di addentrarci nel villaggio e scoprirne, così, qualcosa in più. Greystones si è rivelata una bellissima località costiera, abitata da pescatori ed attrezzata per i turisti.
Greystones
Irish Breakfast

Ed è in questa piacevole cornice che abbiamo scelto di fare un'esperienza che, dal nostro arrivo nell'isola, avevamo rimandato per troppo tempo: gustare una vera colazione irlandese.
Il giudizio, dopo averla provata, è estremamente positivo! Certo, il menu è piuttosto pesante per gli standard a cui siamo abituati (due toast con il burro, pomodori, uova, pancetta, salsicce e pudding nero e bianco più un immancabile the), tant'è che noi l'abbiamo utilizzata come pranzo ma il sapore era ottimo e, dopo una camminata di sei kilometri, ci siamo subito sentiti meglio grazie al pasto.
 Dopo aver girato Greystones in lungo e in largo, abbiamo deciso di rimetterci in marcia: potevamo tornare indietro con la DART ma avevamo talmente amato la Cliff Walk che non abbiamo potuto evitare di fare a piedi il viaggio di ritorno, pur di percorrerla di nuovo ed immergerci ancora una volta in quel clima di pace e serenità.
Al nostro arrivo, il lungomare di Bray era completamente trasformato rispetto a quando eravamo partiti: così silenzioso al mattino, ora si presentava affollato e pieno di vita, con i coloratissimi chioschi aperti e tantissime persone a godersi il sole.
La Cliff Walk, arrampicata sulla montagna, è stata un'esperienza formidabile ma il nostro viaggio non era ancora finito: nella prossima puntata, un'altra passeggiata sul mare, la Coast Road e la nostra esperienza a nord di Dublino!
Stay tuned!


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