giovedì 14 agosto 2014

Nella Verde Irlanda: Esperienza nella terra dei folletti - vol. 1 introduzione

Torno finalmente sul blog, dopo un paio di mesi lunghi ed intensi, per raccontarvi il mio viaggio di nozze nella fantastica isola d'Irlanda! 
Nella speranza che la mia esperienza possa essere utile a qualcuno che magari programma un viaggio da quelle parti, ho deciso di raccontarvi questo fantastico soggiorno che mi ha arricchita tanto e di cui non riesco a fare a meno di parlare in ogni occasione.
Scrivendo questo post, però, mi sono resa conto che le cose da dire sono veramente tantissime, per cui ho deciso di separare il resoconto in più parti: questa sarà quella introduttiva.
Premetto che, da quando ho memoria, ho sempre amato l'Irlanda, sentivo (e sento) una speciale connessione con quest'isola ed il suo popolo e sognavo di potere un giorno visitare i suoi posti incantati. Quando si è presentata l'opportunità di realizzare questo desiderio in occasione del viaggio di nozze, non stavo più nella pelle dall'emozione!
L'organizzazione del viaggio in sè è stata rapida e piuttosto semplice. Una volta stabilito un budget ed il periodo della trasferta, come prima cosa abbiamo prenotato il volo di andata e ritorno (abbiamo scelto voli RyanAir da Roma a Dublino e viceversa) e, subito dopo, stabilito come avremmo gestito i nove giorni a nostra disposizione. 
A questo punto è scattata la parte difficile: nove giorni sono tanti e ci aprivano più di una possibilità. La nostra prima idea è stata quella di approfittare delle dimensioni ridotte dell'isola (poco più di 200 km da est a ovest e poco più di 400 km da nord a sud) per affittare un auto e girare il più possibile. Abbiamo anche trovato un paio di itinerari particolarmente interessanti, che permettono, anche solo in una settimana, di ammirare le principali attrattive di ogni zona dell'isola. L'idea era molto allettante, quindi, ma presentava anche parecchi inconvenienti: troppo tempo trascorso in auto (per di più con un sistema di circolazione e di guida opposto rispetto a quello cui siamo abituati); viaggio molto più stancante di quanto una luna di miele dovrebbe normalmente essere; tappe, per forza di cose, molto "affrettate" e accennate; l'impossibilità di approfondire le visite e di perderci per le strade e per le campagne, il che sarebbe stato un vero peccato perchè, come ci avevano detto tutti, (e qui arriviamo all'ultimo inconveniente) "l'Irlanda si gode appieno girandola a piedi" (e lo confermo).
Scartata così l'idea iniziale, ci siamo concentrati su quello che ritenevamo indispensabile vedere durante il nostro debutto nell'Isola di Smeraldo, rimandando il resto ad un eventuale secondo round.
Dopo un rapido confronto e la consultazione della Lonely Planet (regalo graditissimo e preziosa Bibbia durante tutto il nostro soggiorno), abbiamo stabilito che non si poteva sbarcare in Irlanda per la prima volta e non visitarne la capitale: avevamo il centro nevralgico attorno a cui si sarebbe svolto il nostro viaggio, era fatta!
Una volta deciso che l'esperienza si sarebbe snodata tra Dublino e i dintorni, siamo passati alla ricerca di un hotel. Quelli a Dublino erano decisamente troppo cari, quindi, anche grazie all'aiuto di Booking.com, abbiamo individuato la nostra base nello splendido Golf & Links Hotel di Portmarnock, (stupenda) località balneare appena fuori Dublino.
I preparativi, a questo punto, erano fatti. Non restavano che gli ultimi dettagli, ovvero clima, lingua, itinerario specifico.
Per quanto riguarda il clima, per fine giugno (il periodo della nostra trasferta) le previsioni non erano confortanti: le temperature oscillavano tra i 10 e i 20 gradi e si prospettavano giornate piovose e lugubri. Di conseguenza, le nostre valigie sono state preparate con maglioni, sciarpe e giacche, anche se poi, fortunatamente, ci siamo trovati in una situazione inaspettata e completamente diversa (ne parleremo nella prossima parte del post).
Per quanto riguarda l'itinerario più specifico, una volta stabilito che il nostro quartier generale sarebbe stato Portmarnock, abbiamo deciso che avremmo comunque affittato una macchina, in modo da dedicare tre o quattro giorni all'esplorazione di Dublino ed i restanti a visitare i dintorni entro un certo chilometraggio. Alla fine, a Dublino siamo stati tre giorni in totale, che ci sono stati sufficienti per girarla tutta e approfonditamente, e nei dintorni abbiamo visitato Portmarnock (ovviamente), Malahide, Howth, il Brù Na Boinne e le sue tombe a galleria (i siti di Newgrange e Knowth), Bray, Greystones, Rush (pessima idea), Skerries e Swords.
Gli unici due aspetti che avevamo, a mio parere, sottovalutato sono stati la guida a sinistra che, sebbene dopo un po' diventi un fatto naturale, all'inizio è stata traumatica (oltre ad averci incasinati mentalmente anche una volta tornati in Italia) e la lingua: gli Irlandesi sono davvero un popolo accogliente ed aperto ma approfondire un po' lo studio dell'inglese prima di partire è davvero imprensicindibile!
In ogni caso, eravamo pronti per la nostra avventura!
Al prossimo post per il nostro impatto con la terra dei folletti ed i nostri primi giorni di viaggio!

  
 




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