domenica 11 febbraio 2018

Carnevale: le maschere della tradizione




Carnevale

Il Carnevale è una festività tipicamente italiana e, per quanto mi riguarda, una di quelle a cui sono più affezionata.
Ho sempre amato la connotazione estremamente colorata e scherzosa della festa, il mascherarsi, i coriandoli, la musica.
Purtroppo, negli ultimi anni, i festeggiamenti del Carnevale si stanno un po' perdendo, sostituiti da quelli di Halloween: anche se però potrebbero sembrare simili, in realtà, le due feste sono profondamente diverse. Halloween ha una connotazione cupa e tenebrosa che è completamente assente nel Carnevale, festività gioiosa, colorata, caciarona per eccellenza.
Pur trattandosi di una festività cattolica (il Martedì Grasso, tradizionalmente riservato ai festeggiamenti, segna l'inizio della Quaresima), l'aspetto caricaturale, grottesco e pienamente festoso gli deriva dai precedenti antichi: le dionisiache greche e i saturnali latini.
Nel tempo, il Carnevale è diventato una festività particolarmente sentita in Europa e soprattutto in Italia, dando vita ad una serie di maschere tipiche regionali, alcune delle quali sono entrate a far parte anche del teatro di tradizione.
Per cercare di tenere viva questa secolare e particolarissima consuetudine, quindi, ho pensato di passare in rassegna con voi alcune delle maschere tipiche più famose, nella speranza che a qualcuno venga voglia di sceglierle per il proprio costume!

Arlecchino


La maschera forse più famosa in assoluto è senz'altro quella di Arlecchino, servo pigro, spesso stupido ma allo stesso tempo scaltro proveniente dal bergamasco. Il personaggio di Arlecchino trae origine dalla fusione del personaggio del Zanni della Commedia dell'Arte e dei personaggi diabolici farseschi francesi. La connotazione specifica della maschera viene portata al successo, nel 1500, dall'attore mantovano Tristano Martinelli. Il personaggio, nel tempo, sarà poi protagonista di moltissime opere teatrali, in particolare di Carlo Goldoni.
La maschera di Arlecchino è caratterizzata dal colore, elemento di spicco del suo abbigliamento, e da una gestualità accentuata.

Brighella


Di origine bergamasca e servile è anche Brighella, che si caratterizza però come il servo furbo, bugiardo e senza scrupoli. Proveniente anch'esso dalla Commedia dell'Arte, il personaggio deriva dal Secondo Zanni e, oltre a perseguire il proprio tornaconto e ingannare gli altri per il semplice gusto di farlo, Brighella è spesso accompagnato da strumenti musicali, dimostrandosi particolarmente versato nella musica.

Balanzone


Balanzone, spesso dottore in medicina o in giurisprudenza, è una maschera bolognese e si caratterizza come un personaggio superbo, che ama atteggiarsi a grande letterato e studioso senza realmente esserlo. L'effetto comico è dato proprio dal contrasto tra il suo atteggiamento pomposo e la sua ignoranza. I suoi discorsi sono un concentrato di pedanteria e prolissità.

Capitan Spaventa


 Capitan Spaventa, anche conosciuto come Capitan Fracassa, è una maschera di origine ligure, caratterizzata da vanagloria e sbruffoneria. Deriva dal personaggio del Soldato Vanaglorioso delle commedie latine di Plauto.

Colombina


Colombina, maschera veneziana, incarna il personaggio della servetta furba e adulatrice, orditrice di sotterfugi. Il suo personaggio trae origine dalle commedie plautine ed è uno dei fondamentali della Commedia dell'Arte, spesso associata ad Arlecchino e Pantalone.

Gianduja


Maschera torinese, Gianduja incarna il personaggio bonario, amante del cibo e del vino e sempre allegro ma altrettanto sulle nuvole. 

Meneghino


Maschera tipicamente milanese, Meneghino ha una connotazione variabile tra il servo e il padrone, l'astuto e lo sciocco. Caratteristica costante è il burlarsi di nobili e aristocratici e sua particolarità è quella, anche nella Commedia dell'Arte, di non indossare maschera.

Meo Patacca


Maschera romana, Meo Patacca, è il classico bullo attaccabrighe, sempre pronto alla rissa e armato di fionda. Nonostante il carattere così scontroso, riesce a riscuotere sempre simpatia. Si esprime in dialetto romano.

Pantalone


Maschera arcinota è quella del veneziano Pantalone, protagonista della Commedia dell'Arte insieme ad Arlecchino e Colombina. Si tratta di un personaggio estremamente ricco ma altrettanto avaro, particolarmente interessato alle giovani fanciulle nonostante l'età decisamente avanzata. Spesso è vittima di raggiri da parte degli altri personaggi. Si può notare una derivazione dal personaggio del vecchio delle commedie plautine.

Pulcinella


La maschera però più conosciuta proviene da Napoli: si tratta di Pulcinella. Servo astuto per eccellenza, Pulcinella riveste anche moltissimi altri ruoli. La sua caratteristica principale è quella dell'essere un credulone e del cercare di tirare avanti tramite espedienti, anche ingannando il prossimo se necessario. 

Stenterello


Maschera tradizionale fiorentina, Stenterello è chiacchierone, pauroso ed impulsivo. Allo stesso tempo, però, è capace di ingegno e di buone intenzioni. Il contrasto tra i suoi intenti e la paura che lo paralizza è all'origine della sua comicità. Rappresenta un'incarnazione del popolano fiorentino, in cui il pubblico potesse identificarsi. 

Altri

Altre maschere tipiche sono il siciliano Beppe Nappa, il viareggino Burlamacco, la pugliese Farinella, la veneta Mezzettino, la francese Pierrot, la veneziana Rosaura, il romano Rugantino, il napoletano Scaramuccia, la veronese Tartaglia e il sardo Mamuthone.

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