giovedì 18 giugno 2015

18 giugno 2014, un anno dopo

Finora non ho mai parlato del mio matrimonio sul blog e, nonostante ci fosse davvero tanto da dire, non l'ho fatto volutamente: è un evento intimo, privato, che merita di essere vissuto appieno, senza sciuparlo nell'etere. Ma, oggi che è esattamente un anno da quel giorno, sento che i tempi sono maturi per condividere quella giornata con i lettori (se ce ne sono) del flusso canalizzatore.
Non intendo mettere per iscritto un resoconto della giornata: chi c'era, sa; chi si è emozionato con noi, di persona o attraverso i mezzi di comunicazione che ci danno, al giorno d'oggi, la possibilità di rendere partecipe anche chi è lontano, non ha bisogno di tante chiacchiere; chi non c'era, perché non ha voluto o non ha potuto, dovrà accontentarsi del racconti a voce.
Quello che voglio lasciare su questa pagina, invece, è una serie di sensazioni ed emozioni scaturite dal ricordo del 18 giugno di un anno fa, per strappare un sorriso a chi leggerà e, soprattutto, a me.


- Ho sempre amato la pioggia e ho scoperto che veder scendere le gocce anche nel giorno del tuo matrimonio non è poi questa tragedia che tutti immaginano. Anzi, rende l'atmosfera ancora più romantica.
- Avere una famiglia unita e che ami è una delle fortune più grandi della vita: lo sapevo già, ma in momenti come questo, è vero che te ne rendi conto ancora di più.
- Non servono cerimonie condite di millemila persone, nè gli "inviti di cortesia": gli amici importanti, quelli veri, e i parenti più stretti rappresentano il numero giusto di ospiti e riusciranno a riempire, anche se numericamente in pochi, il locale più immenso e a rendere viva la festa.
- I preparativi sono un delirio, non importa cosa vi diranno. Non c'è nulla di più stressante ed impegnativo, ve lo assicuro. Ma è bellissimo attraversare quei momenti e poi ricordarli.
- Non preoccupatevi di scegliere il giorno che per voi ha un significato particolare per celebrare le nozze, anche se si tratta di un giorno feriale: chi vi vuole bene, troverà sempre il modo di esserci.
- Le distanze geografiche, in fondo non sono nulla: molte persone che ci vogliono bene se ne sono fregate del chilometraggio (e del mercoledì pomeriggio) e ci sono state comunque per noi. Uno dei migliori regali che si possa ricevere.
- vedere il tuo lui che ti attende, tremante, all'altare, è un'emozione indescrivibile.


- Non preoccupatevi di scegliere le musiche che accompagneranno la funzione in chiesa, non ne sentirete nemmeno una. Non vi renderete minimamente conto se siano azzeccate o meno, né noterete nulla di quello che accade intorno a voi: in quel momento, ci siete solo voi due.
- Non c'è bisogno di spendere miliardi in decorazioni floreali né di recidere l'intera flora del pianeta per rendere speciale il vostro giorno. Una decorazione discreta, con piante in vaso, rende, alla vista, meglio di qualunque elaboratissima composizione e contribuirà a rendere l'atmosfera perfetta. Almeno, è così se avete una madre artista come la mia.
- Lo so, si tende a farsi prendere la mano nell'era dei social. Ma il selfie dall'altare è una figata. E smorza anche molto la tensione.
- Non programmate troppo nel dettaglio la giornata: tutto quello che avete in mente e avreste voluto organizzare si dissolverà tragicamente, travolto dall'imprevisto. E sarà lo stesso tutto perfetto. Anzi, lo sarà di più.
- Se proprio volete concentrarvi nel selezionare accuratamente qualcosa, fatelo per la scelta del parrucchiere: io ne avevo uno in gambissima, disponibile e preparato e questo ha reso sicuramente più facile l'intera giornata.
- Non trascurate la cena di prova del locale: sarà l'unica occasione che avrete per assaggiare qualcosa del menu che avrete scelto.
- Uscire dalla chiesa attraversando un ponte di spade è un regalo bellissimo: un'altra delle cose stupende che la scherma mi ha regalato e continua a regalarmi. Oltre a degli amici fantastici e un po' folli.
- Entrare nel locale sulle note di "Yes I love you" di Elio e le Storie Tese è pazzesco!
- Dicono che il primo ballo è qualcosa che non si scorda mai, e ora posso affermare che è vero.


- Ballare sulle note di "Earth Angel" di "Ritorno al Futuro", cantata da tuo fratello e suonata alla chitarra da un tuo caro amico, è uno dei regali più belli che ti possano essere fatti nella vita.
- Avere i pupazzetti sulla torta personalizzati, modellati direttamente sulle vostre fattezze e vestiti da schermidori, con tanto di spade, non ha prezzo.
- Non tutte le ciambelle riescono col buco e non tutte le lanterne volanti prendono effettivamente il volo. Ma non per questo smetterò di lanciarne nel cielo.

Sono solo alcune, pochissime delle sensazioni di quella giornata di un anno fa, che resteranno, tutte, per sempre scolpite nel mio cuore. Il vero viaggio, in fondo, inizia adesso.

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

Auguri, amore mio.

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